17 (121) - Corsa all'inferno

A Robbie non interessa essere il miglior Ghost Rider ma essere un Avenger, la sua nuova famiglia. E sono proprio loro a giungere in soccorso con una nave volante asgardiana potenziata con motore wakandiano.
Thor e Blade intanto raggiungono Blaze e lo tirano giù dalla moto, che lui riplasma in forma di un martello simile a Mjollnir con cui battersi con i due Avengers. Anche Capitan America e Pantera Nera si precipitano sul luogo dello scontro e poi Frank Castle del futuro con loro.
Ma Blaze fugge via, trasportato da demoni alati che poi vanno a disturbare la corsa della nave volante. Lui intanto ricrea la moto infernale e riprende la gara.
Ma Robbie non sta a guardare e prende il controllo dell'intera nave volante con i suoi poteri di Ghost Rider. La nave, avvolta dalle fiamme infernali, taglia il traguardo prima della moto di Blaze. Robbie ha vinto, è il re dell'inferno, ma non vuole quel titolo e non resterà là.
La maledizione di Eli è rimossa dalla sua auto ed ora ha modo di parlare con gli spiriti dei suoi genitori, prima di tornare sulla Terra e farsi un giro in auto con suo fratello.
Blaze invece svanisce inghiottito dal terreno, nessuno sa dove sia finito.
Un focus sul passato mostra gli Avengers a rimettere insieme il gruppo e il loro quartier generale dopo che i Signori del Male, un gruppo composto da svariati criminali e capitanato dal Barone Zemo, hanno invaso la base degli Avengers e ferito diversi di loro.
Allora nel gruppo figuravano Thor, Iron Man, Capitan America, Wasp (Janet Van Dyne) e Monica Rambeau (Capitan Marvel). Durante la riunione compare Sigyn, moglie di Loki, per chiedere a Thor di aiutare il suo fratellastro che sembra essersi allontanato da Asgard per cercare fonti di potere nel cosmo.
Anche Doctor Strange si presenta per mobilitare gli Avengers: uno stregone che viaggia nel tempo, Sise-Neg, si trova sul pianeta Yann e sta combattendo contro Loki, scatenando enormi interferenze mistiche.
Rintracciano il luogo dello scontro e si dirigono là, ma Thor arriva per primo ed interviene, guadagnando però solo di essere attaccato a vista sia da Loki che dallo stregone.
Sise-Neg viene dal 31esimo secolo e sa che Loki vuole ingannarlo e prosciugarlo delle sue energie. A quel punto anche Monica entra in scena ma sotto forma di ologramma, tanto che Sise-Neg non lo capisce e invece di colpire lei, attacca Loki intrappolandolo in una colonna di roccia.
Ma Sise-Neg non scende a patti con gli Avengers e inizia un duro scontro, fermato solo dall'intervento del Tribunale Vivente. L'entità spiega che Sise-Neg ha un enorme ruolo nella storia dell'universo ma ancora gli manca la saggezza, per cui lo rimanda indietro nel tempo per acquisirla. Anche Loki viene rimandato ad Asgard, umiliato nel sapere che è stato sconfitto ma soprattutto di aver sentito dall'entità che è il vero responsabile della formazione degli Avengers.
