5 (48) - La Forgia

Stephen Strange trascorre del tempo alla Forgia, imparando nuovi modi di legare la magia agli oggetti e nuovi incantesimi mai sentiti prima. Riceve una chiamata telepatica da Kanna che lo avverte dei piani di Roxnor: assaltare e distruggere la Terra.
Con la sua nuova spada Strange squarcia lo spazio e raggiunge l'astronave in orbita non lontana dalla Terra, mette fuori combattimento i soldati e Roxnor, soltanto per scoprire che ormai un missile capace di deflagrare il pianeta è stato lanciato. Recuperata Kanna, i due si imbarcano su un veivolo da ricognizione cercando di raggiungere la testata, mentre evitano gli altri veivoli al loro inseguimento. Strange comunica mentalmente a Kanna una rotta da tenere nello spazio, una volta superato il missile, quando ormai mancano pochi secondi all'impatto. Lungo la rotta lo stregone, uscito all'esterno del veivolo, traccia una linea con la sua spada, andando a creare il suo sigillo proprio come fosse una rete in cui si infila il missile, scomparendo senza detonare.
Concesso il perdono e l'esilio a Roxnor, Strange è pronto a tornare a casa. Ignora però che presso la sua dimora in quel preciso momento lo spettro di Bats, il cane parlante, sta discutendo con un secondo Stephen Strange, identico a lui.