6 (110) - Caccia agli Avengers!

Mentre i restanti Avengers si concedono un momento di riposo Capitan America incontra il generale Ross che rende manifesti i dubbi già messi in conto, da parte del governo statunitense, verso il comando affidato a T'challa e al potere dato quindi al Wakanda.
Nel sud dell'Oceano Pacifico però la squadra di Namor ha assaltato un centro di ricerca marino internazionale e l'intervento degli Avengers è richiesto. Lo scontro è immediato, le due formazioni si equivalgono fino all'intervento della Guardia d'Inverno, squadra di supereroi messa insieme dal governo russo: Vanguard, il dio Perun, il dio Chernobog, Ursa Major, Dinamo Cremisi, Stella Nera, Vostok e Vedova Rossa. L'intervento sembra far volgere al peggio la situazione per gli abitanti degli abissi, finché tutto non degenera per un conflitto interno tra dei, ovvero tra Perun e Chernobog. E' necessaria l'intromissione di She-Hulk per separarli, ma questo crea una catena di scontri che degenera in una rissa tra Avengers e Guardia d'Inverno. Del caos gli uomini di Namor ne approfittano per allontanarsi indisturbati.
Anche per colpa di questo conflitto il generale Ross decide di non starsene con le mani in mano, ora che anche lo SHIELD non esiste più. Ha convocato l'agente Coulson che ha messo insieme una nuova squadra di eroi per gli Stati Uniti, lo Squadrone Supremo d'America.
La notte, a Los Angeles, Odino va a trovare Robbie, alias Ghost Rider, del tutto sbronzo ed intenzionato ad ucciderlo per aver posto fine alla vita (durante l'invasione dei Celestiali) ad un ormai folle Starbrand. Robbie riesce all'ultimo secondo a far ragionare Odino e il dio norreno trova il tempo per raccontare qualcosa sull'inizio delle sue avventure, milioni di anni fa, con i proto Avengers, tra cui Starbrand.
